Sesso e mafia, ma con garbo

2007-06-23 07:51:33

 

Marco Vespa, Nata in riva al mare

Marsilio

 

Su Via Po il 9 giugno 2007

 

Le maniere dell’eroina potremmo dire, parafrasando il titolo del bel libro d’esordio di Marco Vespa, La maniera dell’eroe. Lì un morbidone di provincia navigava tanto neghittosamente quanto oculatamente verso gli approdi dell’incarico pretorile e del matrimonio giusto. Qui

 

l’avvenente protagonista, notaia per stirpe, appare più dinamica, anche perché tratteggiata nervosamente, per quadri. Maria Trigona sente il peso della famiglia: invecchiato il padre, offesa e depressa la madre, troppo frivola la sorella, e proprio mentre si avvertono minacce. Personaggi importanti sono scontenti dell’operato del padre e del suo sodale, il Presidente: tocca a lei tenere le redini, cercare contatti, benevolenze, protezione (legale e illegale).

Trovare le maniere, è di questo che si tratta. Anzi utilizzare quelle che da sempre conosce, quelle che ha respirato. Le buone maniere, s’intende, ma anche quelle giuste: è vischiosa l’aria di Catania, e questo è un libro di mafia. Senza commissari e senza troppo sangue. Senza drammi. Perché certi costumi non fanno clamore, qui: semplicemente tutti sono costretti allo slalom in qualche modo. Scansare, cedere, affidarsi: maniere della vita, come nelle trame amorose, nei contratti matrimoniali, nei percorsi di carriera.

La professionista “si lascia prendere da una rappresentazione di se stessa come se fosse al centro di una scena che le si impone, la obbliga a essere ‘come si deve’, movenze tutte all’altezza”, ma poco a poco, delineata da veloci tratti impressionistici – quasi indicazioni di sceneggiatura – viene fuori una femminilità capricciosa, egocentrica, infantile, punteggiata da pianti improvvisi. Maria ricorda passati inesistenti, progetta a occhi chiusi, vaneggia a occhi aperti. Corteggia il rischio, nonostante i tremori. Anche se marchiata dall’imprinting del Presidente, l’alto magistrato, il massone, il potente amico di famiglia, presente in permanenza nella mente, nel cuore, nell’utero, la donna è attratta, in alternativa o in contemporanea, da diversi uomini: il bello, il buon partito, il fiduciario di un azienda “di rispetto”. E’lusingata dalle attenzioni di qualsiasi uomo, dal guardaspalle al posteggiatore, cede a uomini da cui non è attratta e, in accessi di possessività, schiatta di gelosia per uomini che ha abbandonato, anche per l’ex marito per cui non prova nulla. Questa mobilità non è imputabile solo alla superficialità, alla noia della donna agiata: al fondo si troverà una fragilità estrema. E’ il desiderio di protezione il reale movente della gimcana. 

Alla fine, dopo essersi impicciata di tutto, aver fatto mosse determinate ma spesso inconsulte in ogni direzione, Maria scopre che se avesse fatto la brava donnina e avesse lasciato fare agli uomini il risultato sarebbe stato lo stesso (o forse no: il suo charme e la sua impertinenza potrebbero aver influito sulla buona disposizione del potente personaggio il cui corruccio aleggia su tutta la vicenda). 

Vespa segue i suoi personaggi dall’esterno, più come una telecamera di sorveglianza che come un narratore onnisciente, “Il viso riflesso nello specchio da borsetta… Porzioni, spezzature, la fronte, il mento, particolari ingranditi, distorti, impossibile una visione per intero”, poi lascia emergere il flusso d’incoscienza: dubbi sull’abbigliamento, proponimenti, considerazioni sociali, dettami del buon senso, massime memorabili: “Amicizia, soltanto amicizia: si rischia se no di uscire da questa plumbea leggerezza dilapidatoria che è l’arte del vivere”.

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Commenti: 1
  • #1

    Tony (lunedì, 14 gennaio 2013 15:44)

    Ho letto con grande piacere La maniera dell'eroe di Marco Vespa e pensavo di trovare qualcosa di simile in Nata in riva al mare. All'inizio sono rimasto un poco deluso perchè mi dicevo non si ride come nel precedente. Poi le risate vengono ma viene anche una voglia di arrivare al conoscerla fino alla fine questa terribile e bella sirena-notaio Maria Trigoni. Mi ha preso molto, un romanzo scritto bene, un piacere lei e la lettura.
    Tony

    2008-03-25 21:43:46